8.7.05

tutta un'altra storia, verso tricarico


Forse un giorno lo racconterò, di paesaggi sconfinati che sfrecciano lungo i bordi, nascosti dietro calanchi in moria. Una volta la terra mi ha preso e non mi ha più lasciato andare, gelosa di piedi e di passi che fendono l'aria. E quell'idea della luce: ovunque nel mondo, filari di luci lungo le strade che fanno pensare a strane piantagioni, qui solo mulini in fila, e il buio della notte.

1 Comments:

At 9/7/05 00:46, Anonymous Anonimo said...

Leggerti, leggera come non mai.
Ci piace, stanotte, pensare a mulini

 

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